Amati nel Signore, sacratissimi arcipastori, eminenti pastori e diaconi, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!
In questo giorno promesso e santo, quando tutto il mondo, visibile e invisibile (cfr. canone della Santa Pasqua), glorifica l’autore della vita e vincitore della morte, saluto di cuore tutti voi con l’esclamazione pasquale:
CRISTO È RISORTO!
Di anno in anno l’annuncio beato della risurrezione risuona trionfalmente, ci spinge a lodare Dio il Salvatore, che ha vinto la morte con la morte, e ci ha resi partecipi della vita eterna a venire.
Celebrando questa festa delle feste e solennità delle solennità, ricordiamo con un particolare sentimento spirituale l’impresa redentrice del Salvatore del mondo, le sue sofferenze sulla croce e la luminosa Risurrezione. La Pasqua non è una bella leggenda, non è una teologia teorica e non è un tributo a tradizioni popolari stabilite nel lontano passato. È l’essenza e il nucleo del cristianesimo. È la vittoria a noi concessa da Dio.
Dai tempi degli apostoli fino ai nostri giorni la Chiesa predica la risurrezione di Cristo come il più grande miracolo nella storia dell’umanità. Parla di questo miracolo non solo come di un fatto del Vangelo, ma – cosa ben più importante – come di un evento fatale per tutti coloro che ricevono l’annuncio pasquale. Questa festa ha la più immediata rilevanza per ciascuno di noi, poiché la risurrezione di Cristo, la perfetta redenzione del mondo caduto operata dal Signore, è la gioia più grande che un essere umano può sperimentare. Non importa quanto sia difficile la nostra vita, quali avversità della vita ci abbiano assaliti, quali afflizioni ci vengano dalle persone e quali imperfezioni del mondo circostante dobbiamo sopportare – tutto questo è nulla in confronto alla gioia spirituale, alla speranza di salvezza eterna, che Dio ci dona.
Secondo l’apostolo Paolo, Cristo risorto dai morti darà la vita anche ai nostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in noi (cfr. Rm. 8:11).
Nel giorno luminoso della Risurrezione di Cristo le anime di milioni di fedeli si colmano di gratitudine verso il Creatore, e la nostra esistenza terrena acquista un autentico significato. La Pasqua di Cristo è un grande trionfo della vita, un trionfo della vittoria sulla morte, che porta amore, pace e trasfigurazione spirituale.
Con la celebrazione della Pasqua ogni volta è come se ci si aprisse un nuovo periodo della nostra vita, perché il Signore risorto rinnova la natura umana, la rafforza nelle prove, le dà la forza di compiere buone azioni.
Il messaggio di Pasqua che ha cambiato il corso successivo della storia del mondo ci spinge alla trasformazione morale e al rinnovamento spirituale, che sono così essenziali per la società moderna. Ricorda a tutte le persone le origini del cristianesimo, e anche il futuro regno eterno, dove «Dio sarà tutto in tutti» (1 Cor 15,28).
Nei giorni luminosi della celebrazione pasquale, siamo chiamati a condividere la nostra gioia con i nostri familiari e vicini, a mostrare loro amore fattivo e misericordia. Questa è la tradizione santificata nei secoli, in seguito alla quale, testimoniamo il nostro coinvolgimento nell’eredità di Cristo e la fede nel fatto che il Signore è veramente risorto.
Ora, come un tempo, la Chiesa ortodossa russa compie con diligenza la sua missione di salvezza, proclamando costantemente la verità di Dio, sostenendo la continua importanza dei comandamenti del Vangelo, richiamando alla pace e all’armonia, servendo l’unità spirituale dei popoli che vivono nelle terre sotto la responsabilità pastorale del Patriarcato di Mosca.
La nostra preghiera speciale di oggi è per i popoli della Russia e dell’Ucraina, perché regni la pace nelle menti e nei cuori dei fratelli e sorelle di sangue e di fede, perché siano ripristinati i collegamenti persi e la tanto necessaria cooperazione.
Proclamando l’amore di Dio che supera ogni comprensione (cf. Ef 3,19), il cristianesimo unisce le persone superando i confini nazionali, culturali e nazionali, perché la luce di Cristo illumina tutti (cf. Gv 1:9).
Il Signore risorto conceda a tutti noi di continuare il pellegrinaggio terreno nel bene delle anime, ricordando l’alta responsabilità cristiana e la chiamata a costruire in sé e negli altri una forte fede, un amore sincero e una speranza incrollabile. Possa la gioia di questa festa rafforzarci e ispirarci a compiere buone azioni, darci coraggio e forza di mantenere la moderazione e la calma in mezzo alle onde in crescita del mare della vita, di resistere alle seduzioni e alle tentazioni, di superare, secondo le parole di san Sergio di Radonezh, la lotta odiosa di questo mondo.
La luce della gloria di Cristo che risplende dal sepolcro vivificante sia con noi e illumini i nostri cuori, estendendosi vicino e lontano, a tutti coloro che hanno bisogno della nostra attenzione e del nostro sostegno.
Congratulandomi con tutti voi nella grande festa della Santa Pasqua, auguro in preghiera generosi doni spirituali, forza fisica e soccorso di grazia divina nella marcia vittoriosa verso Cristo. Amen.
+KIRILL,
Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’
Mosca
Pasqua 2014