A Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’
Vostra Santità, Santissimo Vladyka e Padre!
Riuniti a Roma l’8 dicembre di quest’anno per l’annuale incontro diocesano, i chierici che svolgono il loro servizio pastorale in Italia, esprimono la loro sincera devozione filiale e sostegno in preghiera a quell’alto servizio alla Chiesa, che Lei offre in tempi così difficili.
Tra il clero dell’Amministrazione delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia ci sono rappresentanti di diversi paesi, lingue e culture: russi, ucraini, bielorussi, moldavi, italiani, inglesi. Tutti noi, tuttavia, negli ultimi decenni siamo stati uniti da un’unica missione e da un unico obiettivo: una testimonianza della verità, della profondità e della ricchezza della confessione ortodossa nella terra antica d’Italia. Questa testimonianza l’abbiamo attuata in stretta collaborazione con i nostri fratelli dei patriarcati di Costantinopoli, Romania, Serbia e Bulgaria, rappresentati in terra italica. Come prova evidente dell’unità ortodossa, insieme allo svolgimento di un culto comune e di eventi culturali, negli anni scorsi è stata convocata più volte una conferenza dei vescovi canonici ortodossi per l’Italia. Pertanto, la situazione che si è sviluppata attorno all’unità dell’Ortodossia mondiale risuona con particolare amarezza nei cuori di tutti i figli fedeli della Chiesa ortodossa russa che vivono nella penisola appenninica.
Le recenti decisioni e le azioni del Patriarcato di Costantinopoli sfortunatamente sfidano i fondamenti dell’ecclesiologia ortodossa, sostituendo al tradizionale principio di sobornost’(conciliarità) un’idea di primato alieno all’Oriente e a un particolare ruolo di uno dei primati delle Chiese locali. È ancora più triste che tale disprezzo della Tradizione Ortodossa e la negazione dei sacri canoni si dispieghino davanti allo sguardo attento di altre confessioni cristiane e di altre religioni.
A questo proposito, l’incontro del clero delle parrocchie italiane del Patriarcato di Mosca in tutta la sua pienezza multinazionale ha deciso all’unanimità di sostenere pienamente la decisione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa del 15 ottobre (verbale no. 71) sul riconoscimento dell’impossibilità di un ulteriore proseguimento nella comunione con il Patriarcato di Costantinopoli a causa delle azioni anticanoniche da parte di quest’ultimo. Il clero e i laici della terra italiana esprimono il loro intenso sostegno in preghiera a Lei personalmente, Santità, per la saggezza e la fermezza di fronte alle sfide in un contesto panortodosso.
Vorremmo anche inviare sentite parole di sostegno e di supporto a sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev di tutta l’Ucraina, agli arcipastori, pastori e laici della Chiesa ortodossa ucraina – l’unica struttura canonica che porta la predicazione del vangelo di pace e verità nella terra ucraina a lungo sofferente. In tutte le parrocchie della Chiesa ortodossa russa in Italia si offre invariabilmente la preghiera che il Signore misericordioso conceda la tanto attesa riconciliazione e concordia al popolo ucraino, e rafforzi e ricolmi con la fiducia dei primi cristiani il cuore di coloro che hanno dovuto portare una croce pesante, ma portatrice di grazia per la Verità di fronte alle falsità odierne. Sono assolutamente inammissibili le pressioni e le intimidazioni a cui i rappresentanti di un certo numero di diocesi della Chiesa ortodossa ucraina sono stati sottoposti negli ultimi tempi. Tale ingiustizia è in contrasto con le disposizioni della legge europea che garantiscono a tutti la libertà di coscienza e di confessione.Insieme a tutti i credenti ortodossi della Santa Rus’, condividiamo un profondo dolore per il disordine all’interno della famiglia delle Chiese ortodosse e per gli eventi inquietanti in Ucraina. Allo stesso tempo, riponiamo la nostra fiducia nella misericordia del Padre Celeste, perché rafforzi Vostra Santità nel servizio intransigente della Verità e ponga in tutti noi uno zelo sincero nel servizio alla Chiesa ortodossa russa.