Carissimi fratelli e sorelle, reverendi presbiteri, diaconi, monaci e laici amati da Dio. Con gioia nel Signore vi faccio gli auguri per la grande e salvifica festa della Natività del nostro Signore Dio e Salvatore, Gesù Cristo!
“Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo”, dice il Signore Dio, “colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Ap 1, 8)
Nella Natività di Cristo accade tutto ciò che avevano indicato i profeti e i santi delle narrazioni dell’Antico Testamento. Il lieto annunzio del Nuovo Testamento della nascita di Dio al mondo, ci parla della Verità, che vive con le persone nel Signore Gesù. Le prossime e le ultime cose nella storia del mondo iniziano con la Natività del Figlio di Dio. Il Natale porta la storia a un risultato vittorioso nel Figlio Unigenito.
Nella Natività di Cristo, le promesse del passato si sono avverate. Il veggente Mosè era un bambino abbandonato in un cesto. In questo, Dio previde il presepe di suo Figlio. Il profeta David si rallegrò davanti all’Arca dell’Alleanza. Con questo, il Signore aveva preparato la gioia degli angeli e dei pastori per la nascita del Bambino divino. Il grande Eliseo guarì lo straniero Naaman. In questo, il piano di Dio Padre è stato rivelato nella salvezza di tutto il mondo attraverso il viaggio del Figlio.
Nella Natività di Cristo, il presente ha trovato la sua realizzazione e il suo vero significato. È l’essenza della proclamazione apostolica. Pietro annuncia la nostra comunione con la natura divina (2 Pt 1, 4). Giacomo ci dice «ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi» (Gc 1, 17). Paolo è felice di essere in paradiso e ascolta parole indicibili (2 Cor 12, 4). Nel Bambino divino che è nato, noi siamo già in comunione con Dio, onorati dai suoi ineffabili doni, divenuti concittadini del Cielo.
Nella Natività di Cristo è visibile il futuro che ci aspetta. La suprema gloria divina, la pace sulla terra e la buona volontà negli uomini ricolmino il nostro essere nella seconda gloriosa Venuta del Signore. Allora la malattia, il peccato e la morte saranno abbattuti. La Nuova Terra e il Nuovo Cielo diventeranno il nostro patrimonio. A Dio «tutto sarà sottomesso» (1 Cor 15, 28).
Carissimi fratelli e sorelle, reverendi presbiteri, diaconi, monaci e laici amati da Dio. Vi faccio gli auguri per la grande e salvifica festa della Natività del nostro Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo!
+ IOANN,
Metropolita di Korsun
e dell’Europa Occidentale,
capo dell’Esarcato patriarcale,
amministratore pro tempore
delle parrocchie del
Patriarcato di Mosca in Italia